 "No alla chiusura dell’azienda. Salviamo 60 famiglie”. Dietro questi striscioni sfilano per Corso Garibaldi i lavoratori della Hanon Systems Italia. Poi insieme ai sindacati arrivano a Palazzo Mosti per il Consiglio Comunale Straordinario. “Faremo la nostra parte -annuncia il sindaco Clemente Mastella- il traguardo finale è Roma, il tavolo del ministro Urso. Dobbiamo spingere per una soluzione”. Tutti insieme in campo, politica, associazioni e istituzioni, come non si vedeva da tempo. Per difendere il lavoro e il futuro.
Tutti mobilitati, perché l’Hanon, come un fulmine a ciel sereno, ha deciso di chiudere entro il prossimo maggio e di licenziare 60 lavoratori. Un colpo durissimo per il già fragile tessuto produttivo del Sannio. Una scelta incomprensibile, dal momento che l’azienda ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, fatturando 19 milioni di euro. Per sventare questa drammatica prospettiva il Consiglio Comunale di Benevento ha approvato all’unanimità un documento per chiedere un incontro urgente al Governo.
“Questa è una vertenza simbolica per tutto il territorio -rileva Massimiliano Guglielmi della Fiom Cgil- il cambio di passo è davvero inatteso. La professionalità è alta. Le commesse non mancano. Produciamo pompe ad acqua e ad olio per grandi marche, da Stellantis a Ford, da BMW a Volkswagen”. Lo stabilimento di Benevento, che si trova in Contrada Olivola, ha sempre dimostrato “vitalità economica e dinamismo produttivo”, che non giustificano affatto la brusca decisione della società sud coreana.
I lavoratori avevano avviato un confronto per diversificare e riconvertire, i risultati erano talmente positivi che a Benevento era stata trasferita una linea di prodotti utili all’elettrico, togliendola al Piemonte. Tutto procedeva tranquillo, ma da ottobre arrivano brutti segnali. La multinazionale Hannon passa ad Hankook, che vuole rivedere i suoi programmi. “Siamo stati presi in giro -osserva Giancarlo Stefanucci della Fim Cisl- da imprenditori che vengono sui territori per sfruttare manodopera e le risorse dello Stato”.
Nell’assemblea comunale, oltre ai sindacalisti Guglielmi e Stefanucci, portano il loro sostegno Luigi Diego Perifano per l’opposizione, Francesco Maria Rubano, deputato forzista, Luigi Abbate, consigliere regionale del Pd, Antonio Affinita, vicepresidente di Confindustria. “La vertenza è spinosa -dice Perifano- l’azienda si è dimostrata chiusa e arrogante. Non si può scherzare sulla pelle dei lavoratori”. “Qui è in ballo il rispetto dei diritti -afferma Abbate- non possiamo consentire che decida tutto il mercato”.
Quale strada si potrebbe intraprendere, se l’azienda sarà irremovibile? Qualcuno ha affacciato l’ipotesi di trovare un imprenditore “illuminato” con un progetto innovativo. “Siamo solo all’inizio -conclude Guglielmi- la settimana prossima saremo alla Regione, che ci ha convocati. L’obiettivo è arrivare a Roma. L’Hanon per Benevento è come una Wirlpool per Napoli. Siamo pronti al dialogo, ma deve essere tolta dal tavolo la pistola fumante della chiusura e dei licenziamenti. E’ una battaglia di legalità e dignità”.


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