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Direttore Antonio Esposito

Il giovane violinista Andrea Cicalese al Teatro Comunale - "Suonare con l'Orchestra Filarmonica è stato bellissimo"
 

lun 17-02-2025 16:38 n.562, a.e.

Il giovane violinista Andrea Cicalese al Teatro Comunale

"Suonare con l'Orchestra Filarmonica è stato bellissimo"


Il dolce suono del violino si diffonde nell’aria, delicato e raffinato. Nel Teatro Comunale comincia il concerto chiamato “Romanticismo Puro”, che fa parte della Stagione Artistica, promossa dall’Orchestra Filarmonica di Benevento. Il solista è Andrea Cicalese, astro nascente della musica, appena ventenne, che ha già calcato i palcoscenici di mezza Europa. Con lui c’è il direttore Nicolò Umberto Foron. Il violinista napoletano sfoggia subito estro e virtuosismo, dialogando alla perfezione con tutti gli orchestrali.

Il brano scelto da Cicalese è il “Concerto in sol minore per violino e orchestra” del tedesco Max Bruch. L’artista e il maestro realizzano un’intesa formidabile, dimostrando nei fatti il vero senso della musica, che, come diceva Ezio Bosso, si può fare solo insieme. “Il direttore  -fa notare Foron- gestisce l’orchestra come una micro società, che contiene tutte le speranze e le idee dei musicisti. Voi del pubblico siete molto importanti per noi, perché ci donate carattere e atmosfera”.

Le parole del maestro, classe 1998, di padre tedesco e madre ligure, entusiamano Cicalese. “Ogni volta che torno in Italia -dice il violinista- specialmente al sud, mi sento a casa. E' bellissimo suonare con l'Ofb. E' speciale, perché mi trovo a Benevento, a pochi chilometri da Napoli, la mia città. Sono anche tifoso della squadra azzurra”. La partenza lieve s’impreziosisce lentamente di guizzi e scintille. Il direttore padroneggia la scena, roteando mani e corpo. Il solista regala un delizioso arrangiamento di “Fenesta Vascia”.

Nel secondo tempo è la volta della “Sinfonia n.4 in mi minore” di Brahms. L’Orchestra Filarmonica sprigiona con sicurezza le sue “onde”. La  musica prende le sembianze di una marea che s’innalza,  torna indietro, si rigonfia. L’andamento passa rapidamente dall’allegretto allo scattante, dal veleggiante al frenetico. Il concerto è salutato dai lunghi applausi del pubblico, contento di aver respirato un clima di “romanticismo puro”. “Questa è la bellezza -rileva Foron- che crea l’incontro di culture diverse”.






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