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Direttore Antonio Esposito

Con l'Orchestra di Santa Sofia sulle note dei film di Spielberg - Viaggio nella musica di Williams tra "Jurassik Park" e "Lo Squalo"
 

dom 09-03-2025 17:00 n.570, a.e.

Con l'Orchestra di Santa Sofia sulle note dei film di Spielberg

Viaggio nella musica di Williams tra "Jurassik Park" e "Lo Squalo"


La musica parte di gran carriera, con uno slancio squillante. Poi si attenua, sussurra ed esplode in uno scatto finale. Siamo immersi subito nel mondo vorticoso del film “Lo Squalo”. L’Orchestra dell’Accademia di Santa Sofia ripercorre con grande scioltezza le colonne sonore che hanno accompagnato “Il Cinema di Steven Spielberg”, nel concerto svoltosi nell’Auditorium di Sant’Agostino, per la rassegna organizzata con l’Università e il Conservatorio. Gli arrangiamenti portano la firma di Giorgio Mellone.

Il ritmo sale, diventa più tambureggiante con la Marcia Imperiale di Star Wars, si dipana con morbidezza col Tema del Sacro Graal di Indiana Jones, ritorna a galoppare con Nimbus. Il primo violino Riccardo Zamuner sembra portare per mano gli altri dodici musicisti dell’orchestra. L’atmosfera si fa più trepidante e delicata quando arrivano le note di “Schindler’s List”. Quella memorabile colonna sonora fa rivivere le dolenti scene del film, fa rimbalzare davanti agli occhi i personaggi e loro storie.

Il concerto sul cinema di Spielberg,  che ha fatto tappa anche a Roma e a Napoli, conferma la bravura e il talento dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Sofia, composta dai primi violini, Riccardo Zamuner, Maria Teresa De Sanio, Teresa Giordano e Niccolò Laiso, dai secondi violini, Daniele Sabatini, Emanuele Procaccini, Alessandra Rigliari e Alessandro Monaco, dalle viole, Francesco Solombrino e Martina Jacò, da Sancho Juan Gonzalez Almendral e Alfredo Pirone al violoncello e Gianluigi Pennino al contrabbasso.

La bellezza delle musiche di John Williams, che hanno colorato i più importanti film di Spielberg, sta nello stile flessuoso, nel mescolare andamenti lenti ed irruenti. La dimostrazione più palpabile di questa sua caratteristica la troviamo nelle colonne sonore di E.T. “L’extraterrestre” e ancora di più in  “Jurassik Park”. I musicisti si destreggiano tra discese e risalite, disegnando nell’aria intensi momenti di paura e di liberazione, tra Corpi Celesti e Dinosauri. Regalano tra gli applausi il bis spumeggiante di Star Wars.



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