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Direttore Antonio Esposito

Quei treni come un miraggio, ma c'è la Nuova Stazione Appia - La riapertura della Ferrovia Valle Caudina slitta a dopo l'estate
 

lun 10-03-2025 17:55 n.571, a.e.

Quei treni come un miraggio, ma c'è la Nuova Stazione Appia

La riapertura della Ferrovia Valle Caudina slitta a dopo l'estate


C’è la nuova stazione, ma senza i treni. La riapertura della linea ferroviaria Benevento Napoli Via Valle Caudina slitta ancora. Come un miraggio. Quando sembra che tutto è pronto, che gli annunci e le promesse, tante volte rilanciati,  stanno per realizzarsi, la meta si allontana. Come una maledizione. Eppure nel novembre scorso erano stati dati tempi certi per la ripartenza. Messa in calendario per il fatidico primo luglio del 2025. Ma, intanto, accontentatevi della Nuova Stazione Appia di Benevento.

All’inaugurazione, avvenuta in pompa magna, hanno partecipato il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, il sindaco Clemente Mastella, i dirigenti Pasquale Sposito e Fabio Rapuano, tre sindaci caudini, rappresentanti delle imprese, assessori e consiglieri comunali. La struttura, che è costata 10 milioni di euro, farà da torre di controllo del traffico ferroviario della Valle Caudina e di Piedimonte Matese. Un punto di partenza importante, che avrà, però, concretezza solo quando ripartiranno i treni.

“Questa linea -rileva De Gregorio- dieci anni fa era destinata alla chiusura, perché non reggeva sul piano economico. La regione ha scelto di tenerla aperta investendo 150 milioni di euro. Abbiamo fatto qualcosa di strutturale e strategico. I ritardi non sono dipesi dall’Eav , ma dalle imprese, dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina, dalle frane, dai recenti furti di materiali. Guardiamo avanti. Entro il prossimo giugno invieremo tutta la documentazione richiesta ad Ansfisa, che darà il via libera dopo uno, due o tre mesi”.

I dirigenti Sposito e Rapuano evidenziano la possibilità che la linea caudina possa integrarsi con quella dell’Alta Velocità Napoli Bari. Questo significa che possa passare da qui anche  qualche treno da e per la Puglia, come una volta la Freccia del Molise. Quando i lavori saranno ultimati ci vorrà solo un’ora per andare da Benevento al capoluogo campano. La complessità dell’intervento è connessa anche al fatto che la ferrovia Valle Caudina comprende due tratti appartenenti a due società diverse, come l’Eav e Rfi. “Per accelerare le cose -fa sapere Mastella- convocherò un incontro tra gli enti gestori”.

Alla presentazione della nuova Stazione Appia c’erano Carmelo Sandomenico, Caterina Lengua, Pasquale Pisano, rispettivamente sindaci di Montesarchio, Cervinara e San Martino Valle Caudina. “Prendiamo atto -dice Pisano- di un primo pezzo di quanto programmato. Ci sarà l’incontro operativo tra le due società. Speriamo che il servizio possa riprendere il primo luglio”. “Se non si apre in questa data -osserva Sandomenico- non possiamo essere contenti. La documentazione è come un metro cubo di carte. Per esaminarla ci vorranno 5 mesi. Abbiamo scritto un documento per De Luca”.

Ma il presidente della Regione non ha voluto mettere la faccia su questo evento. La cosa ha destato un certo stupore, dal momento che in questo periodo va inaugurando tutto il possibile con gran fervore e con la testa proiettata verso la sfida elettorale del prossimo novembre. Non si sono visti neanche i due consiglieri regionali, Mino Mortaruolo e Gino Abbate. L'inaugurazione senza treni suscita molta ironia. “La nuova stazione -commenta  Gerardo Civetta- la possiamo usare per la prossima scampagnata di Pasquetta”.

Gli stessi sindaci caudini sono delusi e critici. “Chi ci assicura -scrivono in un comunicato- che saranno rispettate le nuove scadenze? Lo scenario delineato è insoddisfacente. Sappiamo che i tempi di consegna di un’opera pubblica in Italia sono lunghissimi. Ma la ferrovia è chiusa da quattro anni. Sembra evidente che c’è stato uno scarso coordinamento degli interventi. Chiediamo a De Gregorio più attenzione per la Valle Caudina, per una comunità di 60 mila persone, privata da troppo tempo di un suo diritto”.







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