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Direttore Antonio Esposito

Mille ragazzi di Benevento spingono la Carovana della Pace - "Basta guerre, dateci un mondo pił giusto. Palestina Libera!"
 

ven 19-09-2025 18:08 n.645, a.e.

Mille ragazzi di Benevento spingono la Carovana della Pace

"Basta guerre, dateci un mondo pił giusto. Palestina Libera!"


“Queste pietre dove siamo seduti ci dicono che c’è stato un mondo in cui la logica del più forte era la regola. C’erano i Romani e si diceva “Si vis pacem, para bellum”. Pensavamo che quel tempo non sarebbe tornato mai più. Oggi su quelle pietre ci siete voi, che siete il più bel messaggio che potesse accogliere questa “Carovana della Pace”, che sta attraversando l’Italia ed arriverà a Strasburgo. Voi siete la pace, la nostra speranza per il futuro. Coltivate la cultura e il rispetto. Siate artigiani di pace”.

Con queste parole, Pierpalo Milesi, vice presidente nazionale delle Acli, saluta gli oltre mille ragazzi che affollano il Teatro Romano di Benevento. Sono studenti di quasi tutte le scuole superiori della città, dall’Alberti al Bosco Lucarelli, dal Galilei-Vetrone al Rampone, dal Guacci al Palmieri all’Alberghiero. Sono venuti per ascoltare, ma anche per dare una scossa al mondo degli adulti, che non riescono a trovare una via d’uscita ai terribili conflitti in corso. Vogliono essere protagonisti della ”Carovana della Pace”.

L’iniziativa, promossa dalle Acli, dall’Università “Giustino Fortunato”, dalla diocesi e dal Centro del Volontariato, è stata accolta con grande entusiasmo. “La costruzione della pace  -sottolinea l’arcivescovo Felice Accrocca- comincia sui banchi di scuola, denunciando, ad esempio, episodi di bullismo”. “La scuola -rileva Filiberto Parente, dirigente regionale Acli- è il luogo ideale per costruire ponti, dove la cultura incontra la pace e può aprire orizzonti di fratellanza e solidarietà”.

I ragazzi sono stati accolti dall’Inno di Mameli suonato dalla Banda Città di Airola, diretta dal maestro Pasquale Napolitano. Le scuole hanno illustrato alcuni lavori svolti. “All’Alberghiero -fa sapere la docente Maria Sara Pedicini- gli allievi hanno realizzato dei segna posto, con figure e frasi di personaggi noti. Come, ad esempio, il Mahatma Gandhi, che diceva: “Non c’è strada per la pace, la strada è la pace”. “Non c’è pace vera -aggiunge il rettore Giuseppe Acocella- senza uguaglianza e gli stessi diritti per tutti”.

Un’alunna del Guacci ricorda le parole di don Peppe Diana, il prete assassinato dalla camorra nel 1994. “In un mondo -dice Ines Bifani- in cui prevalgono violenza e conflitti, la pace è un diritto fondamentale e universale, “non è solo assenza di guerra”. Sofia Carletta e Carola Mastrobuoni dell'Alberti leggono una poesia di Ni’ma Hassan.

“Una madre a Gaza non dorme, ascolta il buio…Una madre a Gaza non piange, raccoglie la paura, la rabbia e le preghiere dei suoi polmoni… Una madre a Gaza non è come tutte le madri”. Le ragazze chiudono gridando “Palestina libera!”. “Per cambiare questo mondo  -osserva Emanuele della Giustino Fortunato- dominato da sopraffazioni e soprusi, speriamo davvero nei ragazzi”.



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