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Il grido di Benevento: "Siamo tutti Palestinesi. Stop Genocidio" - Le voci degli studenti, in corteo per Gaza, la Flotilla e la Pace
 

ven 03-10-2025 15:48 n.652, a.e.

Il grido di Benevento: "Siamo tutti Palestinesi. Stop Genocidio"

Le voci degli studenti, in corteo per Gaza, la Flotilla e la Pace


Il corteo parte dalla Stazione Centrale, si snoda come un’onda per Viale Principe di Napoli, sale per Corso Garibaldi fino a Santa Sofia. Riscaldando la giornata gelida e ventosa. La città di Benevento torna a manifestare per la Palestina Libera e per solidarietà con i volontari di Flottilla, che portavano aiuti a Gaza, ma sono stati bloccati dalle navi militari di Israele. Per questo, la Cgil e l’Usb hanno proclamato lo sciopero generale. Per questo centinaia di studenti, lavoratori e pensionati scendono in piazza.

“Benevento c’è -sottolinea Floriana Fragnito, portavoce del "Global Movement to Gaza"- protestiamo contro il genocidio crudele e atroce del popolo palestinese. Non ci fermeremo. Il governo non ci rappresenta, non vogliamo essere complici di Israele. Siamo contro il riarmo di questa Europa. Questa lotta unisce tutte le lotte, contro le guerre, per i nostri diritti e l’autodeterminazione dei popoli”. Nell’aria si diffondono le note del canto del popolo cileno: “El Pueblo Unido Jamas Serà Vencido”.

Si intrecciano con lo slogan “Palestina Libera, Gaza Libera”, scandito più volte. Nel mare di striscioni spicca quello che risale ad Antonio Gramsci, “Odio gli indifferenti”, creato dagli studenti del Liceo Scientifico "Rummo". “Protestiamo -osserva Alfonso- contro i responsabili del genocidio, ma combattiamo anche l’atteggiamento di chi rimane neutro, lasciandosi scivolare addosso gli eventi”. “Manifestiamo -aggiunge Giulia del Lceo "Giannone"- per spingere il governo a prendere una posizione netta”.

Gli studenti danno slancio e ritmo alla manifestazione. “La cosa bella di oggi -dice Vanessa dell'Artistico "Alberti"- è vedere giovani e anziani insieme per lo stesso obiettivo”. Un gruppetto di Colle Sannita porta un cartello con queste parole: “Non siamo famose, né politiche, ma sappiamo cos’è la giustizia”. Sono studentesse dell’Alberghiero “Eduardo De Flippo”. “Pensiamo -fa notare Michela- che tutti dovrebbero avere la stessa libertà, i bambini di Gaza dovrebbero andare a scuola e giocare come gli altri”.

Questo movimento è stato definito “Generazione Gaza”, perchè ha scosso le coscienze di tanti giovani. “Questa manifestazione -rileva Raffaele Simone- è fortemente politica, è una critica radicale al governo, ma è anche una spinta all’accordo di pace”. Davanti al Teatro Comunale si grida “Siamo tutti Palestinesi! Siamo tutti Antifascisti!”. “La nostra città -afferma Luciano Valle, segretario della Cgil- ha dato una bella risposta, colmando anche l’assenza delle istituzioni. Quando un lavoratore sciopera, perde dei soldi, non lo fa per allungarsi il week end, come pensa la presidente Meloni".

C’è chi si spinge in analisi più profonde. Giuseppe del "Galilei" e Lucio del "Giannone" portano queste frasi su piccoli cartelli: “Non c’è Palestina Libera senza socialismo. Non c’è pace senza lotta di classe”. “Perché -spiegano- la guerra è finanziata dal capitale”. Come a Benevento, annunciano gli organizzatori, stanno manifestando in tutta Italia, a Bruxelles, a Barcellona, in Messico, in Australia. “Molti dicono -conclude Chantal del "Giannone"- perché scioperate? Andate a casa, andate a lavorare. Manifestare, invece, serve, come è servito in passato per conquistare tanti diritti. Ma anche per sentirci parte del mondo”.








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