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Direttore Antonio Esposito

Il "Manifesto" di Libera per liste pulite, contro mafia e corruzione - Martino: "Diamoci una mossa per i beni confiscati nel Sannio"
 

gio 23-10-2025 20:56 n.659, a.e.

Il "Manifesto" di Libera per liste pulite, contro mafia e corruzione

Martino: "Diamoci una mossa per i beni confiscati nel Sannio"


“Il primo argine alla corruzione, al malaffare e al clientelismo sta nella formazione delle liste. Per questo abbiamo stilato una serie di richieste ai candidati alle prossime elezioni  regionali, ponendo al centro la questione etica”. Con queste parole, Michele Martino, referente di Libera a Benevento, ha presentato un vero e proprio decalogo tematico e comportamentale, che faccia da bussola per gli aspiranti consiglieri di Palazzo Santa Lucia, intitolato “Comunità che Cambiano Comunità”.

Il monito delle proposte è chiaro. Gli ideali sbandierati vanno praticati. Partendo dalla memoria delle vittime delle mafie, dall’impegno contro la criminalità organizzata e dal giusto riutilizzo dei beni confiscati, che anche nel Sannio sono tanti. Come, ad esempio, l‘ex cementificio Ciotta di Contrada Olivola. “Su questo punto -aggiunge Martino- bisogna darsi una mossa, occorre un’ulteriore velocità. Sul fronte dei clan si registra una pax, segno di equilibri forti e stabili.  Ma allarmano le troppe auto incendiate”.

Tra i “dieci comandamenti”, che i politici dovrebbero mettere in pratica, ci sono: asili nido gratuiti, musei, teatri, luoghi di cultura aperti a tutti, una gestione trasparente della cosa pubblica, la partecipazione attiva della cittadinanza, il monitoraggio ambientale del territorio, la tutela della salute con servizi di cura integrati, la difesa dei fragili dalle dipendenze e dal gioco d’azzardo. Il manifesto si chiude con lo “Stop al traffico d’armi”, per far diventare la Campania, “Terra di pace e di giustizia”.

La provincia di Benevento è ai primi posti in Italia per il gioco d’azzardo. In questo settore si annidano molti interessi criminali. Negli ultimi anni in Campania ci sono state dieci inchieste sui rapporti tra mafia e politica con 80 indagati. “Questo significa - conclude Martino- che non è vero che sono buoni i voti di tutti. Il controllo a monte delle liste può evitare brutte sorprese e loschi condizionamenti. Ci sono momenti in cui serve il coraggio della sottrazione. Su questi temi siamo pronti ad un confronto con tutti i candidati”.



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