“Difendiamo la pace ogni giorno”. Questo il messaggio scritto sul manifesto per celebrare il 4 novembre. Parole solenni stampate su un cielo azzurro e sopra la bandiera tricolore, che mai come quest’anno rilanciano un impegno impellente di fronte ai conflitti in atto nel mondo. Lo stesso accorato appello è stato lanciato nella cerimonia per ricordare la giornata nazionale delle forze armate in Piazza Castello. “La difesa della pace -scrive il presidente Mattarella- s’intreccia con la difesa dei diritti di ogni cittadino”.
I brevi discorsi delle autorità cittadine sono stati intervallati dall’Inno di Mameli e Il silenzio. Il prefetto Carlo Torlontano ha ricordato che i valori di democrazia e libertà sono stati conquistati con i sacrifici di tanti, dalla Prima Guerra Mondiale alla nascita della Repubblica. Il colonnello Enrico Calandro, comandante provinciale dei carabinieri, ha letto il messaggio del ministro della difesa Crosetto. C’è questa frase di Italo Calvino, tratta da “Le Città invisibili” : “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà, è quello che è già qui. Bisogna cercare di riconoscere chi non è inferno e dargli spazio e farlo durare”.
Nella piazza sono schierate le pattuglie di tutte le forze armate, circondate dai gonfaloni e dalle bandiere delle associazioni dei vari corpi civili e militari. Il pensiero va subito al Medioriente e all’Ucraina. “Intorno a noi - ha osservato il sindaco Mastella- ci sono motivi non di speranza, ma di grande preoccupazione. I conflitti fanno paura, scompaiono i valori. La strategia del dominio sfrutta i sentimenti. Speriamo nella diplomazia e nella buona volontà dei popoli. Fermiamo la strage dei civili e dei bambini”.
Il ricordo del 4 novembre ravviva quello dei nostri nonni, in gran parte contadini, mandati a combattere nelle trincee. Sul fronte si conobbero meridionali e settentrionali, uniti da un solo ideale: la difesa della patria. “Questa giornata- ha rilevato Nino Lombardi, presidente della provincia- rappresenta il compimento del sogno risorgimentale dell’Unità d’Italia. Quei sacrifici non furono vani. La guerra che sembrava scomparsa è ancora tra noi, ma la pace continua a gridare la sua urgenza, nel solco dell’articolo 11 della nostra Costituzione, quello sul ripudio della guerra. Viva le Forze Armate come strumento di pacificazione”.
La cerimonia si è conclusa con la premiazione di cinque cittadini distintisi nella loro attività professionale. Si tratta di Fiorentino Boniello, Giovanna Ciambriello, Costantino Caturano, Loredana Maria Lembo e Carlo Iannuzzo. I presenti sono stati salutati con “L’inno alla gioia”, eseguito dalla Symphonic Band del Conservatorio “Nicola Sala”, diretto da Vincenzo D’Arcangelo.
Mentre il giornalista Filippo Roma del noto programma Mediaset “Le Iene”, con una rapida incursione, ha incalzato Mastella su un suo presunto mancato pagamento della Tari per la sua villa di Ceppaloni. "Sindaco -insiste Roma sventolando alcuni documenti- parliamo di questi avvisi di pagamento. Chieda a sua moglie. Possono capitare dei ritardi". "Se io sono contro legge -ribatte Mastella- mi denunci alle autorità. Se non lo fa, la denuncio io".
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