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Direttore Antonio Esposito

Il flautista Andrea Oliva con l'Accademia tra Vivaldi e Bach - La musica a braccetto con la filosofia verso l'Infinito
 

dom 04-02-2024 15:49 n.415, a.e.

Il flautista Andrea Oliva con l'Accademia tra Vivaldi e Bach

La musica a braccetto con la filosofia verso l'Infinito


La musica a braccetto con la filosofia. Per un assaggio d'Infinito. Con don Mario Iadanza, che disserta dell'ambivalenza della condizione umana, partendo da Blaise Pascal, e col flautista Andrea Oliva, in tandem con l'Orchestra di Santa Sofia, che ci portano per i sentieri luminosi di Vivaldi, Sostakovic e Bach. Riflessione e creatività che hanno impreziosito il concerto "Tra Barocco e '900", svoltosi nell'Auditorium di Sant'Agostino, per la Stagione Artistica, promossa dall'Accademia con l'Università e il Conservatorio.

Andrea Oliva, primo flauto solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ha sfoggiato subito il suo talento, cimentandosi con una prima esecuzione assoluta: La nuit blanche (2022) del compositore contemporaneo italiano Raffaele Bellafronte, presente in sala. Il brano si dipana dolcemente tra ritmi danzerini e malinconici, allegri e romantici, e si chiude con lunghe e briose stoccate finali di grande pregio.

L'atmosfera si riscalda con Antonio Vivaldi (1678-1741) e il suo Concerto per flauto e archi in Re maggiore RV 429 (1728),  che si snoda tra l'allegro e l'andante. Nell'esecuzione spicca un dialogo serrato e avvolgente tra il flauto e il primo violino Riccardo Zamuner. L'orchestra dimostra ancora una volta sicurezza e padronanza, accompagnando e seguendo Andrea Oliva, nei suoi gesti e movimenti, che a volte gli danno l'aura di un direttore. Il suo virtuosismo, del resto, è stato riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.

Arriva il momento di Dmítrij Šostacovič (1906-1975), e della sua Chamber Symphony in C minor, Op. 110 A (1967), affidata interamente all'Orchestra dell'Accademia di Santa Sofia. Una sfida davvero impegnativa per i musicisti, che hanno affiancato il solista modenese Andrea Oliva, dai Primi Violini, Riccardo Zamuner, Elena Emelianova, Emanuele Procaccini e Lorenza Maio ai Secondi Violini, Federica Tranzillo, Maria Claudia Rizzo e Alberto Marano, dalle Viole, Francesco Solombrino e Martina Iacò ai Violoncelli, Danilo Squitieri e Alfredo Pirone e al  Contrabbasso di Gianluigi Pennino.

"Col rientro del grande flautista -osserva Monica Carbini, addetta stampa- si torna al barocco, ma sottilmente contaminato da singolari sapori di un nascente gusto romantico, con Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788), quinto e più famoso dei venti figli del più noto padre e compositore Johann Sebastian, con il Concerto per flauto e archi in Re minore (1780)". L'ensemble regala al pubblico, come bis, una breve e deliziosa composizione di Christoph Willibald Gluck (1714-1787), a coronamento di una bella serata di musica.

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