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Direttore Antonio Esposito

I mille colori del linguaggio con Galimberti, Maraini e Vecchioni - Il Festival Filosofico del Sannio in campo contro la violenza
 

mer 07-02-2024 19:56 n.417, a.e.

I mille colori del linguaggio con Galimberti, Maraini e Vecchioni

Il Festival Filosofico del Sannio in campo contro la violenza


“Chi ha il linguaggio “ha” il mondo”. Con queste parole il filosofo Hans-Georg Gadamer ci indica la strada per essere al passo col nostro tempo. Perché chi sa parlare, pensa e comunica meglio. Ed allora è giusto esplorare il linguaggio in tutte le sue sfaccettature per capire la società in cui viviamo. Per questo il “Festival Filosofico del  Sannio”  ha scelto questo tema per la sua decima edizione, in programma a Benevento dal 5 marzo al 15 maggio prossimi, per iniziativa dell’Associazione “Stregati da Sophia”.

L’argomento sarà al centro della riflessione di filosofi, scrittori e saggisti che parleranno ad oltre mille studenti delle scuole superiori, non solo del Sannio, ma anche di  Avellino, Caserta e Foggia. Gli incontri si terranno al Cinema San Marco e al Teatro Comunale. “Dieci anni sono un traguardo bellissimo -afferma Carmela D’Aronzo, presidente di “Stregati da Sophia”-raggiunto con fatica e con orgoglio. Il sogno è si è realizzato. La filosofia si trova ovunque e può abbinarsi con la musica, il cibo, la danza”.

Si comincia il 5 marzo con Umberto Galimberti che tratterà “L’etica del Viandante”. Nello stesso mese ci saranno altri sette appuntamenti che vedranno impegnati in rapida successione Dacia Maraini (8), Roberto Esposito (11), Salvatore Natoli (14), Telmo Pievani (15), Carlo Galli (20), Michela Marzano (21). Dal  rispetto  della donna al potere della parola, dal mondo dei nuovi media e alla comunicazione politica. Per educare i giovani a contrastare comportamenti ed espressioni impregnati di violenza e di odio.

La scaletta del mese di aprile si muoverà tra il mito e l’intelligenza artificiale, con un tuffo nel fumetto e nella danza. Sono previste le Lectio magistralis di Donatella Di Cesare(5),  Umberto Curi (9), Giovanni Landi (12), si proseguirà con Lidia Palumbo (16), che leggerà un testo inedito di Giovanni Casertano, recentemente scomparso. “Per l’occasione -osserva D’Aronzo- presenteremo il fumetto su “Il linguaggio e i suoi effetti”. Una mia idea, con testo di Casertano e  disegni di Marco Palazzi e Francesco Artibani”.

Una macchina può pensare? Forse sarà data una risposta anche a questa domanda connessa al dibattito sull’Intelligenza Artificiale. “Le nuove strade informatiche -osserva il rettore Gerardo Canfora- passano attraverso il linguaggio, si fondano su regole statistiche ed usano sequenze di parole, altamente probabili”. “Per la danza non cambia niente -rileva Carmen Castiello, della Compagnia di Balletto, che terrà uno spettacolo il 18 aprile  -conta sempre il corpo. Daremo un saggio dal Coro Greco alla Street Dance”.

La chiusura del festival è affidata al cantautore e scrittore Roberto Vecchioni,  che il 15 maggio tratterà l’evoluzione del linguaggio delle canzoni. “Questa iniziativa -fa notare Antonella Tartaglia Polcini, assessore alla cultura- è già nella storia del nostro territorio. La cultura serve a creare relazioni. Il linguaggio è come l’ambiente, se si ammala e si avvelena, può essere pericoloso”. Ed anche la politica, per il vicesindaco Francesco De Pierro, dovrebbe stare attenta a non usarlo in modo scorretto.



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