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Direttore Antonio Esposito

Le mani di Leonora Armellini ricamano un canto d'amore - La pianista: "I ragazzi del Conservatorio sono meravigliosi"
 

dom 28-04-2024 16:38 n.450, a.e.

Le mani di Leonora Armellini ricamano un canto d'amore

La pianista: "I ragazzi del Conservatorio sono meravigliosi"


L’orchestra parte di slancio con gradi effluvi sonori, si ferma, si posa. Sulla scena entra con garbo la pianista Leonora Armellini, che scioglie dolcemente le vele, accompagna i movimenti ondeggiando la testa. Seguono vigorose stoccate, tocchi e trilli gentili, che disegnano nell’aria serenità e pace. L’irruenza iniziale si placa. Con questa splendida Ouverture de “Le Nozze di Figaro”  di Mozart,  comincia il concerto, che ha per protagonista Leonora Armellini, inserito nella rassegna dell’Accademia di Santa Sofia.

Nell’Auditorium Sant’Agostino spicca il talento dell’artista padovana e dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Nicola Sala”, diretta dal maestro Maurizio Petrolo. C'è l’ammirazione del folto pubblico. Le armonie si sciolgono come mille rivoli d’oro. Le mani di Leonora Armellini sembrano giocare coi tasti del grande pianoforte posto sul palcoscenico. L’orchestra, composta da oltre cinquanta elementi, si rimbocca le maniche con dedizione assoluta e risoluta. La musica è stata introdotta da un tuffo nella storia di Benevento, dai Normanni allo Stato Pontificio. Ci ha pensato Salvatore Palladino.

Il fiume delle emozioni continua con il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 in Mi minore, op.11, di  Fryderyk Chopin. L’andamento va dall’allegro maestoso al vivace. La pianista alterna deliziosi ritmi con sorvoli plananti, fa cadere dal cielo le note, come gocce di pioggia. Riprende il cammino intonando un canto d’amore. L’opera di Chopin si snoda tra raffinati virtuosismi e pacate melodie. L’orchestra si limita ad annunciare temi che poi lo strumento solista sviluppa.

“Ho trovato a Benevento -osserva Armellini- un’atmosfera meravigliosa. E’ stato rinfrescante. Questi ragazzi sono bravissimi, pieni di entusiasmo e voglia di fare musica. Grazie ai professori, in particolare al maestro Petrolo. Come bis vi propongo il secondo tempo della terza sonata di Grieg,  che suonerò insieme al mio grandissimo amico Matteo Calosci, che insegna violino nel vostro conservatorio”. Con questo pezzo finale il concerto chiude in bellezza, tra applausi e commenti entusiasti.

“I ragazzi stanno crescendo -osserva il maestro Petrolo- hanno dimostrato il meglio di sé, in un concerto non facile. Stiamo lavorando per la Festa Europea della Musica , prevista a giugno prossimo”. La soddisfazione dei musicisti si legge nei loro occhi. “Sto al conservatorio da tre anni -dice Cosimo Ferraro di Airola, contrabbasso- il mio sogno è quello di lavorare in un’orchestra”. “L’impegno è tanto -afferma Giovanni D’Onofrio di Solopaca, flauto traverso- ma siamo ripagati”. “Il concerto è stato fantastico -rileva Gianluigi Panarese,viola- è una delle poche volte che Chopin si esegue a Benevento”.



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