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Direttore Antonio Esposito

Dolcezze Romantiche col violino di Obiso e l'Orchestra Filarmonica - Maya Martini: "Suoneremo con un coro lirico cinese al Comunale"
 

lun 20-05-2024 16:55 n.458, a.e.

Dolcezze Romantiche col violino di Obiso e l'Orchestra Filarmonica

Maya Martini: "Suoneremo con un coro lirico cinese al Comunale"


L’Orchestra Filarmonica di Benevento chiude la stagione invernale con “Primavera Romantica”. Sul palcoscenico del Teatro Comunale, sessanta musicisti “abbracciano” il direttore Keren Kagarlitsky ed il violinista Andrea Obiso. Si parte con il Karneval di Dvorak. L’ouverture, op.92, crea subito un’atmosfera allegra, avvolgente, popolaresca, facendo rivivere tradizioni contadine, improntate alla convivialità e alla socialità, nello stile dell’autore praghese, noto per la danze slave.

“Con questo appuntamento -spiega Maya Martini- concludiamo la nostra rassegna. Siamo molto soddisfatti. Ospitiamo due nomi prestigiosi del panorama musicale, come Keren Kagarlitsky e Andrea Obiso. Con l’Orchestra Filarmonica abbiamo avviato da tempo una collaborazione internazionale con musicisti di provenienza cinese. Con loro terremo il prossimo 3 giugno in questo teatro un concerto lirico gratuito. In estate suoneremo al Teatro Romano “I sogni son desideri” con Francesco Pannofino”.

Dopo l’avvio danzante e festoso, la musica prende la strada sfavillante dell’armonia raffinata col violinista Andrea Obiso, che esegue il “Concerto in mi minore per violino e orchestra” di Felix Mendelssohn, op.64. Il ritmo si dipana dall’allegretto molto appassionato all’allegro molto vivace, contrassegnato da sussurri, volteggi, movenze vellutate. Per i critici, la personalità di Mendelssohn è segnata da “un affettuosa dolcezza, leggermente velata di malinconia”. Il violinista è fantastico e superlativo.

Il pubblico lo accoglie con applausi scroscianti ed Obiso regala un assolo tratto dalla seconda suonata di Bach. L’artista, nato nel 1994, è considerato un enfant prodige, perché ha cominciato a studiare violino ad appena sei anni coi genitori musicisti, si è diplomato a 14 al Conservatorio “Scarlatti” di Palermo. Ha suonato in mezzo mondo, dalla Germania al Giappone. Attualmente è Violino di Spalla nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il direttore è nato a Gerusalemme. Si chiude con la Sinfonia n.7 di Dvorak, maestosa, spigliata, smagliante e romantica.



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