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Due novelle di Pirandello in un divertente spettacolo della Solot - I personaggi di "Amicissimi" e "La Patente" tra ricordi e sfortune
 

lun 27-05-2024 16:24 n.461, a.e.

Due novelle di Pirandello in un divertente spettacolo della Solot

I personaggi di "Amicissimi" e "La Patente" tra ricordi e sfortune


L’amico sconosciuto incontra per strada Gigi Mear e lo riempie di abbracci e baci. Parla di storie vissute insieme a Padova e sprizza felicità per averlo ritrovato, ma l’altro non ricorda chi sia e neanche il suo nome. Con questa scena incalzante e scoppiettante comincia lo spettacolo “Così è Pirandello”,  prodotto e portato in scena dalla Compagnia Solot al Mulino Pacifico, per la Rassegna “Racconti per Ricominciare”.

La vicenda,  tratta dalla novella pirandelliana “Amicissimi”, è giocosa, fantasiosa ed esistenzialista. Capita un po’ a tutti, del resto, di rivedere dopo tanti anni qualcuno di cui si sono perse le tracce. Cerchiamo di ripercorrere il passato, ma non sempre tutto risulta chiaro. Così succede per Gigi Mear, interpretato con sensibile partecipazione da Michelangelo Fetto. A vestire i panni dell’amico è Antonio Intorcia, che con sciolta vitalità chiede di essere invitato a pranzo. La parte della cameriera è affidata ad Assunta Maria Berruti, che si distingue per i suoi modi affabili e intraprendenti.

Alla fine il mistero del nome non sarà sciolto. Per Pirandello, infatti, non sappiamo mai davvero chi realmente siamo. La storia del secondo atto è presa da “La Patente”. Il protagonista Rosario Chiarchiaro ha la nomea di portare sfortuna. Quando passa, tutti fanno gli spergiuri o quei  gesti tipici contro la iella. Pensa allora di sfruttare la situazione. Quando il giudice lo convoca per il processo, chiede la patente di iettatore. La vicenda è resa mirabilmente dagli attori della Solot,  a cui si aggiunge il bravo Francesco Ricupito.

L’apparire di Fetto, nei panni dello iettatore, è di grande impatto. Si presenta vestito con occhiali neri, cappello, barba, guanti e bastone e affronta spavaldamente il giudice serioso e fintamente calmo, interpretato da Intorcia.”Si tocchi -esclama- io sono terribile. Voglio il riconoscimento ufficiale di questa mia potenzialità, unico mio capitale. Voglio la patente di iettatore. Tutti mi dovranno pagare per farmi andare via. Questa è la tassa della salute. Sono ricco”. Lo spettacolo si chiude tra ripetuti applausi.



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