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Direttore Antonio Esposito

Chi vuole Aggiustare l'Universo, chi cerca Amore e Umanità - Storie ed emozioni degli scrittori finalisti del Premio Strega
 

mer 05-06-2024 22:11 n.466, a.e.

Chi vuole Aggiustare l'Universo, chi cerca Amore e Umanità

Storie ed emozioni degli scrittori finalisti del Premio Strega


“Qui c’è un colpo d’occhio magnifico. Avere tanta storia alle spalle, vuol dire avere tanta vita”. Con queste emozionate parole,  Raffaella Romagnolo omaggia Benevento. Ma la gioia per il Teatro Romano, pieno di gente, si riflette negli occhi di tutti gli scrittori finalisti del Premio Strega, in dialogo con Stefano Coletta, che presenta le loro storie con sobrio garbo. Per ogni libro, bastano pochi minuti per entrare nel contesto. In questa 78° edizione si specchiano le tendenze degli ultimi anni.

Gli autori sembrano spuntare da un campo di fiori, allestito intorno al palcoscenico.  Le tematiche trattate spaziano dal personale all’universale. “Ogni edizione -rileva Stefano Petrocchi, direttore del premio- suscita dibattito e polemiche. A volte si supera il limite. Quest’anno ci siamo mantenuti sul confine. Come si fa a leggere e selezionare tanti libri in poco tempo? Siamo bravi e competenti”. L’interesse per la lettura è aumentato dopo il periodo della pandemia. Torna la voglia di leggerezza e riflessione.

Tra i libri che hanno fatto più discutere spiccano “Dalla stessa parte mi troverai” di Valentina Mira e “Cose che non si raccontano” di Antonella  Lattanzi, che, purtroppo, non saranno alla finale, prevista il 4 luglio a Roma. Quando Coletta fa il nome di Franco Di Mare, uno dei presentatori del testo di Mira, dal pubblico parte un caldo applauso per il giornalista da poco scomparso. “Vorrei fare un inno -propone il sindaco di Benevento, Clemente Mastella- alla libertà degli scrittori, protagonisti della democrazia”.

L’atmosfera è resa più viva dalla partecipazione degli studenti di diverse scuole di Benevento. Si parte con un video sui monumenti e le note di “Vincerò”. Forse il messaggio più bello per i giovani arriva dalla Romagnolo, autrice di “Aggiustare l’universo”, che approda nella sestina finalista. “Il mio romanzo è ambientato nel dopoguerra -spiega- ma guarda al futuro. La pandemia ha portato terrore. Lo scenario di oggi non è facile, tra conflitti e riscaldamento globale, ma la scuola è ancora simbolo di ripartenza”.

Per ora il primo posto è assegnato a Donatella Di Pietrantonio, che con “L’età fragile”,  racconta il percorso di una donna che in età adulta scopre la propria fragilità, trasformandola in un punto di forza. “Non ho messaggi da lanciare -dice la scrittrice abruzzese, che ha vinto il Premio Strega Giovani- ogni lettore può trovare il suo”. Nella storia della Lattanzi c’è una mancata maternità. “Ho voluto dare voce -evidenzia- alle donne che hanno vissuto questa esperienza. Non si tocchi il diritto all’aborto”.

Sui disastri sentimentali punta i riflettori Chiara Valerio con “Chi dice e chi tace”, conquistando il terzo posto di questa semifinale. La sestina che sarà in gara al Museo  Etrusco di Villa Giulia, si completa con Dario Voltolini, secondo sul podio momentaneo con “Invernale”, con Paolo Di Paolo, piazzatosi quarto con “Romanzo senza Umani”, e con Tommaso Giartosio, autore di “Autobiogrammatica”, ripescato per le piccole case editrici. Non ce la fanno anche Sonia Aggio, Adrian Bravi, Daniele Rielli e Melissa Panarello.
Sulla spinta del Premio Strega, Benevento si candida a Città Capitale del Libro.






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