 Lo scenario è un giardino con tanti fiori. Un’oasi di tranquillità, il luogo ideale per ricomporre una zuffa tra due ragazzi, Filippo e Riccardo, col primo che ha “deviato” con un colpo di bastone il setto nasale dell’altro. L’incontro tra i quattro genitori mira a portare la pace, ma dalle discussioni puntigliose nasce un confronto burrascoso, che smaschera pensieri e visioni, spesso nascoste dal conformismo. In questo crogiolo vivace si sviluppa lo spettacolo “Benvenuti, accomodatevi”, andato in scena a Mulino Pacifico.
Le due coppie protagoniste sono interpretate da Viviana Altieri e Antonio Intorcia e da Assunta Maria Berruti e Michelangelo Fetto. Il dialogo parte subito con le scintille. I genitori del ragazzo accusato dell’aggressione difendono il figlio, cercando di spiegare che i litigi fanno parte dell’età. Gli altri due non ci stanno e attaccano. Affiorano vedute diverse sulla famiglia e sul mondo. Si scoprono tanti altarini. La scena si riscalda sempre più. Viene fuori addirittura che il padre di Riccardo ha “ucciso” un canarino.
L’ospitalità è ravvivata dalla crostata beneventana, che crea scompiglio nello stomaco nella madre di Filippo, mentre il marito Leo, interpretato da Intorcia, è alle prese con frequenti telefonate, relative ad una vicenda di vini al metanolo. “Noi siamo persone perbene -sbotta Michelangelo Fetto, in difesa di Riccardo- perché dobbiamo diventare patetici per colpa di questi due stronzetti? Quel canarino l’ho solo liberato dalla gabbia. Non potete darmi dell’assassino. La vita di coppia è la prova più disumana”.
Lo sconforto assale Viviana Altieri, nei panni di Anna, madre di Filippo, che riconosce lo sconquasso e distrugge i due girasoli nel vaso. “I nostri figli -esclama- divorano le nostre vite”. Lo scontro si acuisce. La mamma di Riccardo, interpretata da Assunta Maria Berruti, arriva a svuotare per terra la borsa di Anna. Il ritmo è gradevolissimo. Scoppiettanti i momenti in cui le coppie si accusano di essere sfasciate. Il discorso si allarga alle “atrocità del mondo” e alla triste terra di Palestina.
Lo spettacolo rientra nella rassegna “Racconti per Ricominciare”, diretta da Claudio Di Palma e Giulio Baffi e porta la firma di Viviana Altieri, attrice cresciuta nella Solot ed oggi impegnata in campo nazionale. I personaggi, interpretati con fresca vitalità e padronanza scenica, rappresentano uno spaccato della nostra società contemporanea, in cerca di un approdo armonico. L’ultima scena è davvero suggestiva. L’attore Fetto guarda il cielo e ascolta un trillo. “Io penso -dice- che quel canarino se la sia cavata alla grande”.
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